Dopo il primo Living Lab che ha avuto luogo in Sicilia e il secondo in Campania, prosegue il lavoro finalizzato al rafforzamento degli Sportelli di accesso ed orientamento ai servizi per i migranti presenti sul territorio nazionale.
L’appuntamento del 5 aprile scorso ha permesso ai presenti di conoscere e valutare gli elementi di trasferibilità della metodologia di inserimento sociale e lavorativo del Hamburg Welcome Centre (H.W.C.), il Programma di Accoglienza del Land e della città di Amburgo.
Obiettivo del progetto Com.&In. – Competenze per l’integrazione in Europa è migliorare il sistema dei servizi e dei percorsi di inclusione sociale ed economica dei cittadini di Paesi Terzi attraverso il confronto, lo scambio e il trasferimento di soluzioni innovative ed efficaci per l’integrazione del sistema dei servizi tra Paesi membri.
In collaborazione con Goethe-Institut di Roma, il Living Lab si è concentrato su come la metodologia tedesca per l’inclusione socio-lavorativa dell’utenza straniera possa, con tutte le attenzioni dovute ai diversi contesti, fornire un modello di base che rafforzi i processi educativi, formativi, di orientamento professionale e di inserimento sociale dei lavoratori o adolescenti presenti sul territorio siciliano e campano.
In apertura dei lavori, Michele Cimmino, Dirigente delle Politiche dell’immigrazione e dell’emigrazione della Regione Campania ha sottolineato: «Forte è la nostra attenzione, questo è un tema che ci appartiene e ci sta molto a cuore perché la Regione Campania ha intrapreso dei percorsi di formazione che prevedono l’inclusione e l’inserimento di giovani migranti presenti sul nostro territorio».
Ha proseguito Letizia Cesarini Sforza affermando che «la giornata di oggi potrebbe essere un momento molto importante per tutto questo lavoro che si sta portando avanti in Campania e in Sicilia. Sta nascendo un gruppo che ha voglia di sperimentare. Siamo stati in Germania, il nostro ultimo viaggio, e li abbiamo scoperto questa pratica, il Work Integration for Refugees (W.I.R.), per favorire l’integrazione sociale e lavorativa dei migranti».
Michela Bongiorno, Dirigente Responsabile dell’Ufficio Speciale Immigrazione, è intervenuta affermando che «queste sperimentazioni e attività sono progetti molto vicini alle vere esigenze della popolazione migrante. L’inserimento e l’inclusione socio-lavorativa sono tra gli aspetti più significativi. In quest’ottica di poter migliorare, ritengo che si stia andando nella giusta direzione, e come Ufficio siamo fortemente impegnati a portare avanti e consolidare queste tematiche».
Tre blocchi di lavoro hanno caratterizzato la giornata dei partecipanti.
La conferenza di lancio ha presentato il progetto Com.&In. e i suoi obiettivi. Un secondo momento di sessione plenaria ha portato alla presentazione dell’esperienza del Hamburg Welcome Center e del modello One-Stop-Shop grazie agli interventi di approfondimento proposti da Ralf Probst, Direttore di Hamburg Welcome Center e da Ahmed Qubaja, Responsabile del Servizio per il Mercato del Lavoro del Hamburg Welcome Center.
W.I.R. è un progetto congiunto guidato dal Dipartimento del Lavoro, Salute, Sociale, Famiglia e Integrazione di Amburgo in collaborazione con l’Agenzia per l’impiego Bundesagentur Fur Arbeit e il Jobcenter team.arbeit.hamburg. Il servizio è stato pensato per supportare i rifugiati in una rapida e sostenibile integrazione nel sistema educativo e nel mercato del lavoro, approfondendo le esigenze di integrazione dei singoli rifugiati e delle loro qualifiche, costruendo una rete efficace tra diversi servizi sulla base del modello One-Stop-Shop e sviluppando strumenti e misure ad hoc per il miglioramento dei processi di inclusione.
La discussione tematica è stata un‘occasione per approfondire attivamente e riflettere insieme sul modello One-Stop-Shop applicato dal servizio W.I.R. come potenziale strumento per una presa in carico olistica della persona, che non si limiti ai soli aspetti formativi e lavorativi, ma che coinvolga l’intero sistema di servizi territoriali.
I lavori si sono conclusi con i gruppi di lavoro regionali, animati e facilitati da esperti in processi partecipativi, che hanno indagato le possibilità di mettere insieme azioni frammentate con una visione comune e la necessità di creare una strategia integrata che possa diventare programmazione dell’attivazione e mantenimento nel tempo del funzionamento della rete pubblico-socio-lavorativa dei migranti e il trasferimento dell’esperienza tedesca alla realtà dei territori di appartenenza.
Si è trattato di un momento di apprendimento frontale, di scambio professionale e transnazionale, che svolto congiuntamente ha permesso di far emergere punti di forza, criticità e possibili elementi di trasferibilità dell’esperienza tedesca alla realtà dei territori di appartenenza. I partner e i referenti di Regione hanno concluso la giornata con la promessa di continuare a ragionare attivamente su quanto scaturito dal Living Lab, promuovendo l’aggregazione dei soggetti istituzionali e del terzo settore a livello territoriale, consapevoli che un miglioramento è realizzabile grazie all’impegno collettivo.
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