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Seminario finale Lombardia, risultati raggiunti e strategie da implementare

Seminario finale Lombardia, risultati raggiunti e strategie da implementare

Mercoledì 30 novembre, in modalità online, si è tenuto il seminario conclusivo del progetto Diagrammi Nord per la Regione Lombardia. L’incontro, grazie agli interventi delle istituzioni e dei partner di progetto, ha rappresentato l’occasione ideale per confrontarsi sui risultati raggiunti e per avere uno sguardo d’insieme su una strategia d’intervento nazionale da implementare.  

In apertura della giornata formativa, Vincenzo Castelli, Coordinatore nazionale Diagrammi Nord, ha salutato i presenti affermando: «Grazie a una proroga al 31 dicembre 2022, abbiamo potuto avviare una fase di ragionamento e riflessione. Gli assi portanti del nostro progetto sono stati sei elementi fondamentali tra cui il lavoro di capacity building, l’attività di outreach, l’attività di formazione, la realizzazione dei protocolli. Abbiamo progettato azioni incisive a livello quantitativo e qualitativo nell’azione di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e non solo. Abbiamo coinvolto 1300 imprese agricole e 160 incontri di formazione ed elaborazione di percorsi mirati. Abbiamo imparato a lavorare insieme tra mondi diversi. Questa correlazione ha profilato un modello sempre più necessario per la costruzione di interventi strutturali a favore delle vittime di sfruttamento lavorativo. Abbiamo costruito buone pratiche e appreso lezioni importanti e significative». 

In una dimensione collettiva, i referenti della Flai Cgil Lombardia, Milano, Brescia, Cremona e Mantova hanno condiviso con i presenti le loro esperienze con i lavoratori, gli interventi congiunti realizzati e i loro punti di vista e le azioni territoriali. Quattro le realtà territoriali peculiari coinvolte dai piani d’azione locale.    

Mirco Bortesi, sindaco di Sermide, ha ribadito: «Il coinvolgimento amministrativo e sociale è veramente importante. Noi abbiamo sottoscritto il Protocollo d’Intesa nonostante le iniziative fossero già in corso sotto tutti gli aspetti. La realtà richiedeva di scendere in campo e iniziare a interfacciarsi con datori di lavoro e sindacati che erano già presenti e avevano evidenziato determinate situazioni. La formazione è assolutamente necessaria. Noi abbiamo in essere un corso triennale per conseguire la licenza media».  

A proposito del lavoro agricolo in Lombardia, Massimiliano D’Alessio ha proseguito: «Ci sono tanti punti di forza in questo settore agricolo della Lombardia e non è giustificabile che a fronte delle eccellenze di questo settore, ci siano delle situazioni di lavoro irregolare. Il lavoro agricolo in Lombardia è un lavoro stagionale che si concentra in determinati periodi dell’anno. Nel 2021 i lavoratori dipendenti stranieri impegnati nel settore agricolo erano 20.784 rappresentando il 34% del totale della forza lavoro attiva in agricoltura nella regione. Raccolta di informazioni, evidenze, indagini giudiziarie, casi di sfruttamento e denunce di lavoro hanno evidenziato i luoghi a maggiore concentrazione di caporalato».        

Ed ancora, Giuseppe Gizzi, Responsabile Relazioni Industriali AGCI, ha raccontato: «Questo progetto ha messo in connessione mondi che non si conoscono. Questo ha consentito di avere dei risultati assolutamente apprezzabili, pur essendo presenti delle criticità su cui tutti siamo impegnati a lavorare. Diagrammi Nord ha rappresentato un seme veramente importante sul quale dobbiamo continuare a coltivare. Stiamo seminando e credo che nei prossimi due anni le iscrizioni alla Rete del lavoro agricolo di qualità aumenteranno in maniera esponenziale. La collaborazione è fondamentale per dare delle risposte. Sono molto contento dei risultati che abbiamo raggiunto».   

Valeria Alliata di Villafranca, Fondazione Ismu, a proposito delle evidenze dello sfruttamento dei lavoratori agricoli stranieri in Lombardia, ha poi aggiunto: «Nella ricostruzione di questo scenario ci siamo proposti di dare conto sia dei fattori generali che giocano un ruolo di sistema nel favorire situazioni di sfruttamento e lavoro servile sia dei diversi fattori che a livello locale producono e riproducono condizioni di esposizione a rischio di sfruttamento. La Lombardia è la prima regione italiana per numero di soggiornanti. Noi riteniamo che le categorie che possono essere considerate altamente a rischio sono individuabili fra i pendolari, cittadini provenienti dalla Polonia, Romania, Ungheria che vengono reclutati per la raccolta ortofrutticola o vinicola che hanno scarsa conoscenza della lingua e dei loro diritti. Stessa situazione per i cittadini provenienti da Paesi Terzi. Possiamo affermare che la condizione lavorativa ed extralavorativa della maggioranza degli stranieri lavoratori in agricoltura ci restituisce ancora una volta tutte le criticità del sistema tra cui precarietà dello status giuridico, deficit di politiche abitative, inadeguatezza del collocamento pubblico che si configurano come altrettanti fattori che favoriscono il mancato rispetto dei diritti dei lavoratori e lo sfruttamento che non risparmia nessuna regione».   

Tiziana Bianchini, Cooperativa Lotta contro l’Emarginazione, ha spiegato che «sicuramente abbiamo cambiato lo sguardo e le modalità per agganciare le persone. È stato un cambio di retorica e di paradigma. Questo è importante nell’incontro con le circa 500 persone che sono transitate durante le nostre attività.  È stata un’esperienza importante che lascia dei germogli che sicuramente sbocceranno in altri modi». 

Gregorio Mungari, Consigliere Nova Consorzio Nazionale per l’innovazione sociale, ha concluso i lavori dichiarando: «La sfida di Diagrammi consiste in un approccio più completo, capace di integrare il ruolo delle istituzioni. Nei vari seminari di conclusione emerge la soddisfazione di aver superato le difficoltà che sono inevitabili in un grande contesto. Abbiamo studiato nuove ricette e da più parti emerge il desiderio di non disperdere il patrimonio di esperienze che si sono accumulate». 

Tante le connessioni e le contaminazioni realizzate dal progetto Diagrammi Nord. I partner hanno contribuito, da diversi punti di vista, alla costruzione di un quadro di conoscenze, di interventi, di sperimentazione delle possibili forme di tutela e protezione delle vittime dello sfruttamento lavorativo in agricoltura, fenomeno storico radicato anche all’interno del territorio lombardo.  

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