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Seminario sulla Rete del lavoro agricolo di qualità in Piemonte

Seminario sulla Rete del lavoro agricolo di qualità in Piemonte

Nell’ambito delle attività di capacity building, lo scorso 12 ottobre 2022 presso la Cooperativa le Alpi del Mare di Mondovì, si è tenuto il seminario relativo alla Rete del lavoro agricolo di qualità che si è sviluppata durante la progettazione in Piemonte.

L’evento rientra tra gli incontri di approfondimento inerenti le attività implementate e i risultati raggiunti dal progetto Di.Agr.A.M.M.I. Nord per far fronte al fenomeno del caporalato in agricoltura. Presenti per l’occasione i partner che si sono avvicendati nella promozione delle numerose azioni territoriali.

Giuseppe D’Anna, Presidente AGCI Piemonte, in apertura dei lavori ha esordito: «I progetti realizzati prevedevano la realizzazione di interventi di integrazione socio lavorativa che erano finalizzati alla prevenzione e al contrasto dello sfruttamento lavorativo. Siamo riusciti a realizzare gli obiettivi del progetto: rappresentare una proposta di dignità e di qualità rispetto alla sfida che è stata lanciata mediante anche il protagonismo delle istituzioni e delle parti sociali ed economiche del terzo settore. Credo siamo riusciti a realizzare l’obiettivo principale, ossia avvicinare le persone e dar loro una prospettiva di un lavoro dignitoso».

Vanessa Da Silva, Cooperativa Le Alpi del Mare, ha salutato i presenti affermando: «Il progetto Di.Agr.A.M.M.I. Nord è stato una bellissima scoperta e una risposta forte e chiara al fenomeno del caporalato».

Giulia Micozzi, Referente Oim, ha coinvolto i presenti un un’analisi di contesto: «Il progetto Di.Agr.A.M.M.I. Nord nasceva come una sfida molta alta, mettere insieme attori molto diversi tra di loro ognuno con una propria visione, ognuno con un proprio modello operativo, degli obiettivi diversi e già questo rappresenta un grandissimo risultato, mettere insieme delle realtà con visioni diverse che altrimenti, senza Diagrammi, non si sarebbero mai incontrate. L’altro grande merito di Di.Agr.A.M.M.I. Nord è essere un progetto di promozione che lavora sulla prevenzione e sull’attivazione  per i lavoratori stranieri di una serie di servizi che impattano sulla regolarità del lavoro quali il corso di lingua italiana, l’accesso all’abitare, una formazione lavorativa e l’inserimento dignitoso. Questo progetto ha fatto comprendere l’importanza di dover lavorare tutti insieme».

Edoardo Bertaglia, Responsabile del progetto per AGCI Piemonte, ha aggiunto: «Ho fatto parte di questo progetto quando era già iniziato e ho fin da subito cercato di capire cosa si stesse facendo per coglierne l’essenza per poi farmi trasportare. Abbiamo lavorato tutti bene, abbiamo dato un’opportunità equa ai lavoratori migranti che hanno potuto iniziare a pensare al futuro e a costruire le basi per una vita migliore. Sarebbe bello poter aver poi un modello ripetibile, con la speranza che questo progetto possa essere d’esempio per tutti».

Angjeloski Spasko, in qualità di testimone della Macedonia s.r.l, ha raccontato ai presenti la sua esperienza: «Ultimamente abbiamo una bella collaborazione con la cooperativa le Alpi del Mare. I ragazzi della cooperativa hanno iniziato un percorso lavorativo con noi nel rispetto dei contratti nazionali, nel rispetto delle regole del lavoro, all’insegna della trasparenza e dell’integrazione continua».

Pina Sodano, Coordinatrice nazionale AGCI/CRIS per il Progetto Di.Agr.A.M.M.I. Nord di Legalità al centro-nord, ha dichiarato: «Siamo quasi alla fine di questo progetto che inizialmente è stato frenato dalla pandemia. La costruzione della Rete è stato un elemento fondamentale anche in una prospettiva di lungo raggio. Siamo entrati a pieno nel settore della coprogettazione. Spero che il nostro sia solo un arrivederci e che possa esserci in futuro un seguito al progetto».

Vincenzo Castelli, Coordinatore nazionale del Progetto Di.Agr.A.M.M.I. di Legalità al centro-nord, ha salutato e ringraziato i presenti affermando: «Questo è uno dei 24 seminari previsti dal progetto. Il tema affrontato oggi si pone alla nostra attenzione per il suo fascino e per le criticità che si riscontrano nella sua realizzazione. Il nostro è un partenariato molto ampio che prevede il coinvolgimento di 52 attori. Ci siamo confrontati con più di 1500 imprese. Si può fare molto però occorre avere maggiori opportunità e più strumenti a disposizione».

La rete del lavoro agricolo di qualità nasce per arginare il fenomeno del caporalato nel settore agricolo in Italia attraverso l’elaborazione di una lista delle imprese virtuose presenti sul territorio che si distinguono per il rispetto delle norme in materia di lavoro, legislazione sociale, imposte sui redditi e imposta sul valore aggiunto. L’impresa aderente assume così un migliore profilo etico e di responsabilità sociale.

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