NovaLab 2021
World Cafè
Il World Café – Al termine del percorso formativo NovaLab, i partecipanti sono stati coinvolti in un’attività volta ad affrontare, attraverso una conversazione informale in piccoli gruppi, il tema “Nova, un futuro comune” riflettendo su identità, funzioni e prospettive del Consorzio e sul rapporto con le organizzazioni che lo compongono. Quattro domande hanno orientato la riflessione collettiva: “A cosa può servire NOVA? Cosa può e potrebbe fare? Quale contributo potrebbe dare al Terzo Settore e al lavoro sociale? Cosa deve fare?”
Dalla restituzione in plenaria emergono le prime riflessioni delle organizzazioni rispetto alle funzioni che immaginano per il Consorzio NOVA e su cui credono sia significativo investire:
Rappresentanza – Tra le principali funzioni riconosciute e richieste al Consorzio NOVA vi è quella di “rappresentanza” nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni, in quanto ente di “respiro nazionale”: al Consorzio NOVA viene, dunque, chiesto di farsi portatore sia delle istanze delle organizzazioni, originate dai bisogni sociali intercettati sui territori e dalle criticità riscontrate nei servizi attivi, in modo da sollecitare le PA alla programmazione condivisa di piani operativi basati sulle esigenze territoriali, sia delle progettualità elaborate dalle stesse e/o assieme al Consorzio. In tal modo il Consorzio NOVA andrebbe a qualificare il rapporto tra le consorziate e le Pubbliche Amministrazioni sul piano territoriale e nazionale, favorendone il dialogo costante, per un’analisi ampia e approfondita dei fenomeni e cambiamenti sociali emergenti e la conseguente ricerca di risposte adeguate ed efficaci agli stessi.
Primi importanti passi questi verso una futura leadership politica del Consorzio NOVA all’interno del dibattito che si sta progressivamente strutturando, tra Terzo Settore e Pubblica Amministrazione, in ottemperanza all’art. 55 del Codice del Terzo Settore, secondo cui le amministrazioni pubbliche “nell’esercizio delle proprie funzioni di programmazione e organizzazione a livello territoriale degli interventi e dei servizi nei settori di attività di cui all’articolo 5, assicurano il coinvolgimento attivo degli enti del Terzo Settore, attraverso forme di co-programmazione e co-progettazione”.
Empowerment – Accanto all’impegno relativo alla governance, è stato richiesto al Consorzio NOVA un sostegno nello sviluppo di percorsi di empowerment per giovani e donne. La questione di genere, così come la condizione giovanile attuale, andrebbero difatti declinate non solo come temi di approfondimento, ma veri e propri capisaldi di una riorganizzazione strutturale e procedurale delle organizzazioni improntata alla democraticità interna e dunque alla partecipazione attiva del personale nei processi che connotano e attraversano le organizzazioni. In relazione a quest’ultima osservazione, è stata auspicata l’adozione graduale di una maggiore orizzontalità dei processi decisionali all’interno di NOVA e delle Organizzazioni, che vada a decostruire e ripensare le classiche strutture gerarchiche.
Formazione – Le riflessioni condivise all’interno dei gruppi riconducono alla formazione, intesa sia come spazio di riflessione e confronto tra le organizzazioni appartenenti al Consorzio NOVA, sia come percorso di apprendimento e sensibilizzazione sul lavoro sociale rivolto agli attori politici ed amministrativi dei territori. Il percorso formativo NovaLab costituisce un primo stimolo al confronto interno per le singole organizzazioni, che potrebbe continuare ad animare lo scambio ed il dialogo tra le consorziate, al fine di elaborare un linguaggio e una cultura del welfare comuni e che siano comprensibili anche all’esterno. La funzione formativa del Consorzio potrebbe, altresì, essere un’opportunità non solo per le organizzazioni aderenti, ma anche per i diversi attori territoriali – in particolare per la Pubblica Amministrazione nell’ambito della co-progettazione e della co-programmazione – contribuendo a stimolare, come già accennato, un dialogo informato multi-stakeholder che dia direzionalità all’azione collettiva in risposta alle questioni sociali.
Ricerca – “Guardare ai nuovi fenomeni (evoluzione, emersione)” è solo uno dei diversi stimoli pervenuti dai gruppi in relazione alla funzione di ricerca proposta al Consorzio. La ricerca assume molteplici connotazioni, spaziando da un’analisi approfondita di un tema di ampio respiro in merito alla cultura del welfare di restituzione nazionale, alla comprensione di fenomeni sociali in evoluzione ed emergenti o, ancora, all’analisi delle pratiche adottate dalle singole organizzazioni. Altrettanto multiformi risulterebbero gli obiettivi, seppur particolare attenzione è riservata alla necessità di produrre sapere, al fine di creare modelli e strategie di intervento a sostegno del lavoro delle consorziate e del rapporto con il pubblico.
Testimoniare i territori – Trasversale alle funzioni di rappresentanza, formazione e ricerca è il compito di testimoniare i territori, una responsabilità riconosciuta alle organizzazioni e al Consorzio NOVA attraverso il motto “Togliere le pieghe, guardare alle crepe”, in cui l’immagine delle crepe qualifica gli spazi sociali invisibili all’azione del pubblico, fessure di marginalità sociale in cui le sole organizzazioni riescono ad intervenire. Come spiega una partecipante, “…non si tratta di stirare il mondo per farlo adeguare alla forma delle organizzazioni del Terzo Settore, ma provare a guardarvi dentro e vedere cosa si può fare”. Ciò si traduce, dunque, nella richiesta di costruire una conoscenza collettiva e condivisa sui fenomeni sociali, accrescere le competenze necessarie per attuare politiche di contrasto alle marginalità efficaci e rappresentare il Terzo Settore nel dialogo con il pubblico, rimanendo innanzitutto testimoni consapevoli dei territori.